Garantirsi di essere ben vestiti è una questione… di tessuto. La regola è questa: il giusto tessuto trasuda eleganza, cura. Ma soprattutto racconta una storia, un percorso, una lavorazione. Ecco perché determinate stoffe sono ritenute più pregiate di altre. Alcune di queste, quando ci chiediamo quali sono i tessuti più preziosi che esistano, ci vengono in mente molto facilmente: seta, cachemire, determinate tipologie di lane. E poi ancora: il lino, la pelle, il pizzo, il velluto. Un tessuto per ogni stagione, per ogni occasione, per ogni fisicità. Ma quali sono i cinque tessuti più pregiati e più amati da chi la moda la fa e da chi la moda la indossa?
Puro lino: l’esplosione negli anni Settanta
Quinto posto, nella classifica dei cinque tessuti più pregiati, per il puro lino. Si tratta di una stoffa amata fin dai tempi più arcaici: già nell’antico Egitto era conosciuto e prodotto; a Roma l’uso del lino iniziò a diffondersi verso la fine dell’era Repubblicana, ma vide la sua massima diffusione durante il Medioevo (insieme al cotone). Oggi è particolarmente apprezzato in Europa, specialmente in Francia, in Belgio, in Polonia e in Olanda. Il maggior produttore, oggi, è la Russia. Non facciamoci trarre in inganno: il fatto che il lino sia uno dei tessuti maggiormente in circolazione non significa che non sia una stoffa pregiata. A renderla tale è il suo processo di fabbricazione, piuttosto complesso. Si tratta di un tessuto utilizzato specialmente nelle collezioni con capi in stile hippy: ebbe, infatti, un grande apprezzamento negli anni Settanta, quando i fenomeni socio-culturali influenzarono anche il mondo della moda, portandolo all’interesse verso materiali naturali e capi informali.
Seta: la regina dei foulard
Si tratta di un tessuto puramente naturale, creata grazie ai bozzoli di bachi da seta: la fibra viene rimossa dai bozzoli e trasformata in fili, che vengono in seguito lavorati e tessuti. Ogni singolo filo chiede migliaia di bachi da seta: ecco perché, oltre che per la sua bellezza, viene considerato un tessuto prezioso e, dunque, ha costi elevati. Si tratta di una stoffa particolarmente amata e scelta dagli stilisti per le loro collezioni più lussuose, ma è facile giocarci anche quando si desiderano outfit più casual ma dal gusto elegante. La seta, nel mondo della moda, è accostata soprattutto ai foulard: lo stesso termine “foulard”, infatti, significa “fazzoletto di seta” e le sue origini affondano le radici addirittura all’avanti Cristo. Alcuni ritrovamenti mostrano rappresentazioni di questo “velo” nell’antichissima Cina. I foulard in seta pura erano simbolo di lusso durante il regno della Regina Vittoria d’Inghilterra tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Cashmere: il regalo più duraturo che si possa fare
Si tratta di una fibra tessile, che si ricava da una specie specifica di capra; è una fibra leggera, molto morbida e con una grande particolarità di isolamento termico, dieci volte più caldo della più commerciale lana di pecora. Il cashmere viene considerata una fibra preziosa poiché più rara: le capre dalle quali viene ricavata vivono in determinate aree geografiche del mondo, contraddistinte da particolari condizioni climatiche. A oggi il cashmere risulta essere una delle fibre naturali più sostenibili, dettaglio importante in un sistema, quello del Fashion, sempre più attento alle dinamiche legate alla tutela ambientale. L’aforisma di una celebre stilista sottolinea che “nessun uomo potrebbe farci sentire protette quanto una maglia in cashmere”. Non si tratta solo di estetica: un maglione in cashmere è stata spesso la scelta di molti personaggi influenti della storia della moda, passata e contemporanea. È vero: un diamante è per sempre. Ma sembra esserlo anche il cashmere.
Pizzo: la femminilità racchiusa in un tessuto
È considerato uno dei tessuti più romantici di sempre. Erroneamente si crede che il pizzo sia il risultato di un’operazione che viene effettuata su un tessuto di partenza, in realtà si tratta di una particolare lavorazione dei filati che risulta essere una specie di intreccio “nel vuoto”. Questo permette di ottenere una stoffa leggera ma soprattutto preziosa: ecco perché, oltre che per la sua estetica, è considerato un tessuto prezioso. Il pizzo (chiamato anche merletto) compare sulla scena del tessile e della moda verso la seconda metà del Cinquecento, in particolar modo a Venezia. Fino al Settecento fu un tessuto molto usato anche dagli uomini, ma con il tempo è diventato una stoffa quasi esclusivamente femminile. L’arte del pizzo si diffuse subito in Francia, poi in Inghilterra, in Spagna, in Svizzera, in Asia e in America del Sud. Fra i pizzi più famosi (cuciti ad ago) ci sono quelli normandi; tra i pizzi “a tombolo” troviamo il merletto di Burano (altresì chiamato pizzo veneziano).
Lana di Vigogna: imparagonabile morbidezza
Si tratta, in assoluto, del tessuto più pregiato e più costoso al mondo: la lana di vigogna è chiamata addirittura “fibra di Dio”, un nome che arriva dalla sua storia; un tempo, infatti, la lana di vigogna era indossata solo dai reali Inca. Proviene dalla pecora Vicuña, allevata sulle Ande peruviane: il processo di lavorazione, nella sua intelaiatura, è lungo e particolare, richiede molto tempo e prevede costi di lavorazione elevati. Il risultato? Una morbidezza imparagonabile a qualsiasi altro tessuto.
Altri tessuti preziosi
Oltre a quelli elencati, una serie di altri tessuti risulta pregiata e, dunque, particolarmente costosa: tra questi troviamo il selvedge denim, il tessuto dei fiori di loto, la pelliccia (quella di zibellino è la più preziosa), il cervelt, lo shatoosh (anche se ci sono dibattiti controversi sulla legalità di questo tessuto), la lana di guanaco, la pelle (la pelle di coccodrillo, il famoso pellame esotico, è non solo il più costoso ma anche quello considerato più lussuoso ed elegante, seguita dalla pelle di struzzo e di pitone. La più amata, però, è la pelle di camoscio). Nel 2015 un famoso brand italiano del mondo della moda maschile, ha creato un tessuto nato dal connubio tra il cotone egiziano (molto pregiato già di per sé) e fibre d’oro 24 carati: sicuramente anche questa produzione può essere inserita tra i tessuti più preziosi al mondo.